Dewar’s White Label
Quando si parla di vendite di scotch negli Stati Uniti, nessuno può battere Dewar’s, non essendosi uno scotch più popolare sul mercato del Dewar’s White Label.
Dewar’s è stato fondato nel 1846, ovviamente in Scozia, ed è cresciuto fino a diventare uno dei produttori più noti – non solo in patria ma in tutto il mondo – di whisky arrivati al 1899.
A quel tempo, l’azienda era in mano a una sola famiglia, ed entrambi i figli del fondatore della distilleria Dewar’s si diedero da fare per espandere l’attività e creare un impero dello scotch. La distilleria fu una delle prime a vendere lo (in versione blended) in bottiglie di vetro, e fu anche tra i pionieri della doppia maturazione, aiutando a esportare il distillato in tutto il mondo e a creare la domanda per una delle tradizioni più antiche di Scozia.
Capendo come lo scotch possa essere un po’ “difficile” per chi lo avvicini per la prima volta, quelli di Dewar’s inventarono una formula che aiutasse la gente a provare la loro proposta più forte – il Dewar’s White Label.
Questa espressione fu creata con l’idea di introdurre il mondo dello scotch a un prezzo praticamente impossibile da battere. E ovviamente Dewar’s in questo fece un ottimo lavoro.
Panoramica
Composto da oltre quaranta tra whiskey scozzesi di malto e grano prodotti da numerose distillerie delle Highlands scozzesi, il blend viene creato per Dewar’s dal primo Master Blender, AJ Cameron.
Sia i whisky single malt che single grain sono uniti per creare il profilo aromatico unico del White Label, e dopo questa fusione vengono depositati a riposare in botti di quercia per almeno tre anni. Il tempo di invecchiamento arriva a volte a quattro anni e persino un po’ di più per questo tipo di scotch.
Le botti di quercia in genere sono state precedentemente usate per invecchiare bourbon o sherry, e vengono scelte per aggiungere sapori e aromi specifici al naso e al palato.
Dewar’s White Label – Note di degustazione
Il Dewar’s White Label si presenta con una piacevole dolcezza di cereali, miele e mele. C’è anche un tocco floreale in questo blended scotch, sebbene com’è ovvio buona parte del profilo olfattivo si regga su quello dello scotch whisky.
Quel tocco di caramello che rende alcune delle altre espressioni di Dewar’s (in particolare il 12 e il 18 anni) così popolari si trova anche in questa bottiglia. Va però cercato a fondo rispetto a quanto si farebbe con le altre espressioni più costose.
Si trova anche la fumosità della torba, quasi soverchiante all’inizio, ma lentamente cede spazio agli altri aromi.
Questo è uno dei motivi per cui la gente beve scotch – per godersi quel calore fumoso – e se ne vuoi trovare nel bicchiere allora il Dewar’s White Label fa decisamente per te.
Naso
Profumi e aromi del White Label sono decisamente fumosi, ma sotto si trova una certa complessità con un tocco di limone, mandarino e persino della vaniglia se si aspira profondamente.
Palato
In bocca il Dewar’s White Label è forse più acquoso rispetto ad altre loro espressioni, il che in genere sorprende al primo sorso vista la fumosità all’olfatto.
Nel complesso, questo scoth offre un’esperienza rilassante, con una bevuta morbida che termina con un tocco alcolico sul finale. Molti scelgono di bere il White Label liscio con forse una o due gocce d’acqua o un piccolo cubetto di ghiaccio, ma altri lo preferiscono miscelato nei cocktail grazie ai suoi toni fumosi.
Considerazioni finali
Alla fine, questo è uno degli scotch più economici che si trovano oggi sul mercato, con una convenienza seconda a nessuno. È al livello di altri scotch che costano anche due, tre o persino quattro volte il suo prezzo.
Ecco perché è lo scotch più popolare negli USA (e molti altri luoghi al mondo), ed ecco perché si vendono così tante bottiglie di White Label ogni anno.