Come affinare il tuo palato con un kit di degustazione whisky in abbonamento

KIT DI WHISKY IN ABBONAMENTO

Ogni bottiglia di whisky ha le proprie note di degustazione. Il distillatore promette note di burro, limone, cannella vaniglia e – brioche? “Certo, come no!”, ti viene da dire.

Quando assaggi il tuo primo whisky, è probabile che non ritrovi tutte queste note. Puoi distinguere il torbato dal non torbato, ma non molto di più. Quelle note di degustazione e aromi esistono davvero, ma devi affinare e concentrare il tuo palato per coglierle. Ci vuole impegno – e molti bicchieri diversi. Ma sappiamo che hai quello che serve per diventare un vera autorità sul uisce beatha or uisge-beatha (rispettivamente, whisky in irlandese e gaelico).

Un kit di degustazione di whisky in abbonamento è un modo eccezionale per scoprire di più sui migliori malti al mondo e imparare a godersi tutte le sorprese che sanno offrire. Ecco come puoi usare i kit di degustazione di whisky mensili per sviluppare il tuo palato.

Come degustare il whisky per sviluppare il tuo palato

Bere tutto d’un sorso può essere l’inizio di una serata da sballo, ma gran sorsi di whisky richiedono un sacrificio: ti perdi tutto il cuore del whisky.

Quindi, iniziamo dal modo migliore per degustare un whisky per la prima volta. Ecco come ti serve per farlo nel modo giusto.

Trova il bicchiere adatto

Metti via il tuo bicchiere da vino. E non pensare nemmeno a usare un bicchiere alto da acqua o bibite. Il primo passo per una degustazione di successo è scegliere il bicchiere giusto.

Il modo migliore per bere un whisky è da un bicchiere Glencairn. Ha una forma a bulbo e un’imboccatura più stretta. La forma del bicchiere consente all’aroma del whisky di concentrarsi e di dirigerlo verso l’imboccatura stretta, perfetta per annusare il whisky. E come vedrai, annusare il whisky è una parte cruciale della degustazione.

Raccomandiamo di partire da un Glencairn anche perché ti aiuta a far roteare il whisky nel bicchiere senza rischiare di versarlo.

Se vuoi una scelta più elegante, puoi scegliere un bicchiere a tulipano, che deriva dalla tradizione dello sherry spagnolo. Se però visiti una distilleria in Scozia, ti daranno un Glencairn, e se va bene per le migliori distillerie scozzesi, allora va bene di certo anche per te!

Al limite puoi anche usare un tumbler, ma perderai parte degli aromi. Quindi, se vuoi impegnarti a sviluppare il tuo palato, investi in uno o più bicchieri Glencairn, perché alla fine vorrai avere gusto e olfatto che lavorino all’unisono, ed è più facile iniziare senza dover litigare col bicchiere.

Osserva il colore

Sei pronto a provare il tuo primo dram (singola porzione di whisky)? Non ancora. Il prossimo passo è esaminare il colore dei tuoi campioni.

Può sembrare ovvio pensare che colori scuri offrano sapori più ricchi e profondi mentre i whisky più giovani e chiari siano immaturi. Ma non è vero.

Quando il whisky esce dall’alambicco, è dello stesso colore dell’acqua di sorgente usata per produrlo. Il colore del prodotto finale ottenuto dopo la maturazione dipende da diversi fattori:

  • Tipo di botte
  • Uso della botte
  • Colorazione artificiale

Se bevi scotch o whiskey irlandese, è probabile ritrovarsi con colori tendenti al giallo nel caso di botti di provenienza europea. È anche vero che buona parte dei whisky europei usano botti che in precedenza hanno contenuto sherry, brandy, porto o bourbon. A volte persino vino rosso. E anche questi influiscono sul colore.

Per esempio, un whisky invecchiato in botti di porto, come il Tomintoul 15yo (15 anni di invecchiamento), diventa quasi rosa sotto una certa luce grazie proprio all’influenza delle botti.

I colori tendono ad attenuarsi quando le botti vengono riutilizzate. La prima volta in cui un distillatore usa una botte di sherry, il distillato ne riflette maggiormente il colore. Una volta riutilizzato, il legno diviene meno attivo e lascia quindi un segno meno incisivo.

Alcuni distillatori usano il E150a per influire sul colore del whisky e persino stabilizzare o creare un colore preciso e distinguibile. Spesso viene definita come colorazione al caramello, ma non influisce in alcun modo sul sapore. Alcuni puristi affermano di sì, ma all’inizio del tuo viaggio alla scoperta del whisky difficilmente puoi fartene un’opinione.

Quelli con opinioni più radicali sul whisky considerano l’uso del E150a una violazione della sua natura, ma lo Scotch Whisky Act ne consente l’uso, quindi almeno in Scozia è legalmente accettato. Riconoscerai le distillerie che non fanno uso di colorazione artificiale perché indicheranno esplicitamente nell’etichetta dei propri whisky che sono con il colore naturale. Non c’è alcuna regola che imponga alle distillerie di indicare l’uso del E150a in etichetta.

Uno dei tuoi migliori amici sarà la Whiskypedia di Charles Maclean: offre una scala standardizzata per descrivere il colore in base all’intensità, nonché tutto quello che potresti mai voler sapere su questo distillato. E qui puoi trovare un articolo che approfondisce la questione del colore.

Okay, quindi tutto questo che significa? Principalmente, prepararti al prossimo passo.

Annusa il whisky

Basta guardare, è ora di iniziare a provare il whisky. Come detto prima, il tuo scopo è far sì che gusto e olfatto lavorino insieme in grandiosa armonia per provare la piena profondità del tuo dram. Per farlo, devi imparare ad annusare il whisky nel modo corretto.

Il primo passo – e il motivo per cui il bicchiere giusto è essenziale – è far roteare il whisky. Roteare il whisky significa farlo muovere nel bicchiere per attivare gli aromi e spingerli verso la cima del bicchiere. Una volta fatto questo, preparati perché passerai parecchio tempo ad annusarlo.

La tua prima annusata ti rivelerà l’ovvio: otterrai subito note speziate ed eventuale torbatura. Ci sono alcuni whisky (per esempio, il Lagavulin) che ti daranno un cazzotto in faccia essendo subito riconoscibili, mentre altri whisky sono più sottili, quindi meglio dare una seconda annusata.

Nella seconda, devi cercare note meno evidenti, che potrebbero essere fruttate, speziate o cerealose a seconda del tuo dram. Una volta accertata la categoria per sommi capi, torna per dare la terza annusata e cerca di essere più specifico: se ti trovi con un whisky fruttato dello Speyside, cerca di determinare se senti note agrumate o di frutta a nocciolo. Allontanando e piegando il bicchiere per poi riavvicinarti con il naso ti aiuterà a cogliere le note dolci.

Ecco un consiglio direttamente da un distillatore: non annusare solo con il tuo naso. Perché? Perché il tuo scopo non è solo annusare il whisky, ti stai preparando ad assaggiarlo, quindi annusalo con la bocca leggermente aperta per accogliere pienamente gli aromi. Inoltre, se la tua bocca è anche solo leggermente aperta, impedisce all’alcol di finirti su per il naso, coprendo tutti gli altri aromi.

Assaggia il tuo campione

Ottimo! È il momento di entrare nel vivo e assaggiare il tuo whisky per la prima parte. Dopo aver dato una o anche cinque, belle annusate, ti sei fatto una certa idea di cosa aspettarti – o così almeno credi. Aromi e note di degustazione non saranno le stesse, ma si accompagneranno l’un l’altra.

Metti indietro la testa e fai il primo sorso.

Il primo sorso espanderà quanto hai già scoperto durante la fase olfattiva, e ti darà la possibilità di iniziare a provare la struttura del whisky. Ogni dram è come un film: ha un inizio, uno svolgimento e una fine, e durante ogni fase, proverai qualcosa di diverso. All’inizio, la sensazione in bocca potrebbe essere di calore, immediata e asciutta, ma potrebbe essere anche morbida, rotonda e asciutta. O forse per niente asciutta.

Prenditi il tempo per riflettere su quanto accade nella tua bocca: quali sapori stai sentendo all’inizio? E cosa ti resta alla fine?

Quando ci hai pensato bene, ingoia. L’impatto del whisky nella tua bocca dopo che non c’è più si chiama finale e può essere breve, medio o lungo. Puoi persino scoprire aromi nuovi ora che non sei più immerso nel tuo dram.

Aggiungi dell’acqua

Ora è il momento di sfatare uno dei più grandi miti del whisky: non si può aggiungere l’acqua a un buon whisky. Non solo si può aggiungere acqua a qualunque whisky, ma chi si rifiuta di farlo si perde parte della storia del dram.

Non si aggiunge acqua al whisky perché non bruci, anche se si tratta di un effetto collaterale. L’acqua sopisce l’alcol per aiutare i sapori a emergere: in altre parole, si aggiunge acqua per aprire gli olii e far rilasciare altre informazioni.

C’è un ampio aspetto scientifico dietro l’importanza di aggiungere l’acqua: una simulazione al computer ha mostrato come l’acqua porti le molecole degli aromi dall’essere distribuite in tutto il whisky verso la superficie. Quindi, quando aggiungi una o due gocce, dai al whisky un altro profumo e sapore. E come sono a confronto?

Perché provare whisky diversi sviluppa il tuo palato

Tutti hanno la propria idea sul dram perfetto. Magari tu ami i malti torbati e sofisticati di Islay, o forse preferisci le note di cereale di un whiskey irlandese. La tua bottiglia preferita è preziosa e confortante, ma mina i tuoi sforzi per diventare un bevitore più esperto di whisky.

Se bevi whisky che si assomigliano tra loro, allora te la fai facile. L’idiosincrasia di provare diversi tipi di whisky mette alla prova il tuo palato, ed è con la sfida che si cresce.

Il tuo primo compito: prova due whisky diversi. Prendine uno dello Speyside come Aberlour e accoppialo con un whisky come Lagavulin. Non temere di mettere a confronto anche paesi diversi: prova un Dalwhinnie e un Bushmills, oppure un Red Breast e un Arran, oppure un Jack Daniels e un Jameson.

È molto più facile iniziare a distinguere le note degustative quando ti trovi con due whisky radicalmente diversi piuttosto che provare un 12 anni di Glenfiddich con un 12 anni di Glenlivet.

Sì, bere molto (ma non troppo) whisky è la chiave per sviluppare un palato che impressioni i tuoi amici e ti consenta di gustarti ogni singolo dram. Ma questo lo abbiamo già fatto, quindi ora abbiamo qualche consiglio da darti.

Fidati del tuo istinto

Quando ricevi un nuovo campione, riceverai anche le sue note degustative. Che tu scelga o meno di usarle, sta a te, ma all’inizio è bene farlo perché ti dà un’idea di cosa aspettarti. Non appoggiarti sempre alle note degustative però, il tuo scopo è sviluppare e imparare a fidarti del tuo istinto.

La tua esperienza personale con il whisky sarà diversa rispetto a quella espressa nelle note degustative del mastro distillatore, è uno degli elementi cardine di questa passione. Ma la tua conoscenza del whisky non è mai sbagliata – a meno che non te lo beva tutto d’un sorso da un bicchiere da bibita, il che è sempre sbagliato.

Quindi invece di metter in discussione ogni aroma, fermati a studiarli con attenzione: ne trarrai maggior beneficio, ti sentirai più sicuro di te e inizierai a fidarti del tuo palato.

Assaggia con gli amici

La degustazione di whisky è un’attività sociale, quindi non è necessario starsene seduti in silenzio. Invita degli amici per assisterti con i tuoi campioni: dopo tutto, non ti serve un dram intero per ogni degustazione.

Tutti abbiamo capacità sensoriali differenti, il che significa che ci approcciamo al gusto in modo diverso. Alcuni percepiscono molecole che altri non sentono, ed è questo che rende il whisky così coinvolgente. I tuoi amici possono sentire della brioche e tu magari no, ma ciò non significa che non ci sia.

Se hai un gruppo di amici che apprezzano i prodotti di qualità, potete tutti abbonarvi a un kit di degustazione whisky e iniziare il vostro viaggio insieme.

Non dimenticare di scriverti le note e metterle a confronto! È un modo eccellente per vedere i tuoi progressi nel corso degli anni.

Sii paziente

I mastri distillatori di Glenfiddich, Islay o Middleton non sono diventati esperti di whisky in un giorno: hanno letteralmente vissuto e respirato whisky per anni. Quindi, sii paziente con te stesso mentre sviluppi il tuo palato. Dopo tutto, è un impegno per tutta la vita.

Inizia a lavorare sul tuo palato con un abbonamento di whisky

Probabilmente in questo momento hai l’acquolina in bocca all’idea di gustarti un malto di gran livello. E allora perché non acquistare un abbonamento di whisky? È un ottimo modo per assicurarti di provare un’ampia gamma di whisky senza impegnarti con bottiglie intere. Ogni kit di degustazione contiene quattro bottiglie di whisky in miniatura che aspettano solo di essere esplorate.

Fai click qui per ordinare il tuo primo kit di degustazione whisky in abbonamento.

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